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Il Blog di Cesare Calzature 

 

LA POSTURA

2022-11-23 11:22

Laura Grossi

POSTURA,

LA POSTURA

La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei.La postura può essere: in stazione eretta

La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei.La postura può essere: in stazione eretta (monopodalica o bipodalica), da seduto, in decubito (prono, supino, laterale).


La corretta postura può definirsi sinteticamente come la “deformazione coerente della gravità”, in altre parole la corretta postura altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia in deambulazione che in stazionamento; ad essa vengono a concorrere vari fattori (neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali).


Contribuiscono a problemi di postura un terreno piano che offre un numero ridotto e poco variabile (nel tempo e nello spazio) di messaggi di ritorno tramite il nostro piede, così come l’uso di scarpe con tacco alto che non fanno arrivare le informazioni dal terreno alla pianta del piede.

Pertanto, la peggiore combinazione si ha con l’uso di scarpe alte su un terreno piano; la migliore, invece, con scarpe basse (al limite a piedi nudi) su terreno non uniforme, come camminare a piedi nudi sulla battigia o indossare scarpe basse durante un trekking.


Nell’ambiente oggi utilizzato nei paesi sviluppati, il terreno, ossia la superficie sulla quale si sviluppa l’antigravitarietà posturale, è piano. La postura è inquinata dal terreno piano e per conseguenza si rendono necessarie interfacce uomo/ambiente che consentano il riposizionamento spaziale corporeo con le caratteristiche di correttezza antigravitaria.


Importanti sono i concetti di spazialità, antigravità ed equilibrio che derivano da questa definizione.
Il concetto di spazialità è immediatamente successivo a quello di postura; infatti la postura altro non è che il rapporto del corpo nei tre assi dello spazio.
Per quanto riguarda l’equilibrio esso va definito come il miglior rapporto tra il soggetto e l’ambiente circostante; ne deriva che il corpo, sia in statica che in dinamica, assume un equilibrio ottimale a seconda degli stimoli ambientali che riceve e del programma motorio che adotta.


La postura di un individuo è frutto del vissuto della persona stessa nell’ambiente in cui vive, determinato anche da stress, traumi fisici ed emotivi, posture professionali scorrette ripetute e mantenute nel tempo, respirazione scorretta, squilibrii biochimici derivati da una scorretta alimentazione, ecc..
Da quanto detto si evince che la postura dell’uomo è in costante e progressiva modificazione.


I fattori precedentemente elencati incidono a livello muscolare determinando un aumento dello stato di contrazione che si aggiunge al tono basale preesistente.

Questo permanente stato di eccitazione con il passare del tempo crea stati di accorciamento muscolare permanente, tecnicamente definiti retrazione muscolare.


La retrazione muscolare è reversibile solo attraverso tecniche di fibrolisi del tessuto connettivale che avvolge i muscoli e con applicazioni di stretching globale attivo.


Gli effetti di una postura inquinata e quindi della retrazione muscolare si manifestano a livello articolare sotto forma di compressione, rotazione assiale e traslazione, determinando modificazioni della struttura scheletrica (scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, valgismo e varismo delle ginocchia, ecc.) e possono evolvere in disordini posturali importanti fino a vere e proprie patologie.

 

La postura è regolata da un sistema sensomotorio complesso e automatico: il tono di regolazione (tensione) delle catene muscolari dipende dalle informazioni date dai vari recettori del sistema posturale (vestibolo, occhi, denti, lingua, propriocezione, viscerali e piede esterorecettoriale), tutti sotto il controllo del sistema nervoso centrale.


La Posturologia ritiene che l’organismo umano non è una macchina, ma un “involucro sensibile e che ogni millimetro quadrato è dotata di sensori.  E che questa busta ripiena di sensori ci permette di adattare il nostro corpo, in piedi, e quindi di vivere con l’ambiente che ci circonda.

 

Quando tutto va bene nelle informazioni che raggiungono il cervello gli permettono di allungare in modo efficace e armonioso i muscoli, la postura è così ben controllata: il soggetto è stabile.


In caso contrario, quando l’informazione è contraddittoria o nocicettiva (informazioni parassite), essa interferisce con la regolazione dell’equilibrio invece di aiutarlo.


Queste informazioni parassite o informazioni contrastanti sono infatti responsabili di ordini motori inappropriati, e i muscoli vengono allungati e contratti senza un ordine ben definito.


Ciò si traduce in vari sintomi della sindrome posturale .

 

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